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3 Giorni in Bosnia: Tra ponti, monasteri e graffiti nella natura balcanica



Ciao Vagabondo!


Ecco il mio mini‑road‑trip in Bosnia: 3 giorni on the road, tra natura, storia e quell’atmosfera unica dei Balcani. Pochi fronzoli, tutta sostanza e ottimizzazione massima!







Itinerario:

Giorno 1 - Dal cuore di Mostar alla spiritualità sospesa


Trasporti iniziali: Appena atterrati a Sarajevo, ritiriamo l’auto a noleggio per esplorare senza stress. Noi abbiamo deciso di affidarci a una compagnia local e devo dire ci siamo trovati molto bene. Non sempre noleggiare dalle piccole compagnie può essere una buona scelta, ma in questo caso il rapporto qualità/prezzo era ottimo e nel pacchetto era inclusa l'assicurazione, noi non abbiamo avuto nessun problema!


Attività:


-Konjic & il ponte sul Neretva- la nostra prima fermata è stata Konjic.

Il borgo è raccolto, tra case color ocra e edifici storici, affacciati sul Neretva. Il ponte, di origini anche ottomane, si affaccia su acque di un verde intenso


-Jablanica- Percorrendo la strada che da Konjic porta a Mostar (bellissima, sembra di guidare in una favola), passiamo per Jablanica e il tempo cambia. Vediamo il ponte ferroviario crollato, e una riproduzione di una locomotiva d’epoca.

Ti arriva sotto pelle la storia, quelle rotaie un tempo usate per correre ora sono distrutte.

Il cielo ci avverte: sta per piovere ☔​ è ora di rifugiarsi per uno spuntino semplice, caldo e consolatorio.


-Blagaj Tekija- un monastero sospeso sul tempo. Nel pomeriggio, via verso Blagaj. Arriviamo davanti alla tekija (monastero derviscio) un edificio ottomano del XVI secolo incastonato sotto una parete di roccia, con il fiume Buna che sgorga lì accanto, il posto è incredibile e l'ingresso per il mausoleo costa circa 5 euro a persona. Qui abbiamo anche assaggiato un dolce tipico in uno dei super floreali bar presenti.


-Mostar & Stari Most- Torniamo a Mostar, nel vecchio cuore della città. Passeggiamo nella medina, tra vicoli, bazar e artigiani al lavoro... la musica dal vivo che esce dai piccoli bar, il profumo di carne alla griglia dai ristoranti, le voci dei venditori nei bazar che si mischiano al via vai di viaggiatori. Nonostante la fama turistica, l’atmosfera rimane autentica, rilassata, e accogliente.

E poi lui: lo Stari Most, il ponte vecchio ricostruito. Stupendo.

Scopriamo con sorpresa che da qui è possibile tuffarsi nel fiume (ovviamente serve un permesso), a quanto pare è una tradizione secolare: tuffarsi da 20 metri nelle fredde acque del Neretva è un rito di passaggio per i giovani del luogo.

Ci fermiamo per una cenetta tranquilla, con vista spettacolare.


Dove mangiare:


  • Ćevabdžinica KORZO qui trovi i cevapi migliori della città, grigliati alla perfezione e serviti in porzioni generose, accompagnati da patate fatte in casa e contorni croccanti. L'atmosfera è accogliente, lo staff caloroso, e il prezzo è molto onesto

  • Lagero Un ristorante familiare con una vista ineguagliabile sul Ponte Vecchio. Il menu è un trionfo di piatti fatti in casa – dal pesce fresco alle verdure grigliate – preparati con cura e tradizione.


Dove alloggiare:


Abbiamo passato la prima notte nei pressi di Mostar, questo alloggio si è rilevato una bellissima scoperta. Immerso nel verde, circondato da graziosi canali e terrazze fiorite.


Giorno 2 - Cascate di Kravica e anima urbana di Sarajevo


Dopo una bella colazione al bar della pensioncina -abbiamo mangiato una torta che ti dico fermati- e dopo aver fatto il check out, prendiamo la macchina e iniziamo questo giorno 2!


Attività:


-Kravica Waterfalls- siamo partiti di buon mattino verso le cascate di Kravica, poco fuori Ljubuški. Si può fare il bagno, passeggiare lungo sentieri, fare un picnic, anche noleggiare una barchetta. Il tempo sembra sospeso, l'ambiente è veramente suggestivo... purtroppo però come tutte le cose belle a una certa ora si riempie di gente, ti consiglio di arrivarci molto presto per goderti lo spettacolo nella tranquillità del mattino. L'ingresso costa 10 euro.


-Sarajevo- Nel pomeriggio arriviamo a Sarajevo. La città ti accoglie con un abbraccio storico: intorno ci sono le montagne, al centro i segni di un passato che non si dimentica. Ogni palazzo con i colpi di proiettile racconta una storia.


-Cosa fare a Sarajevo- E qui, Vagabondo… segna:


  • Baščaršija (Old Town): il cuore vivace, tra Čizmedžiluk, Kazandžiluk e Kovači Street.


  • Sebilj Fountain: la fontana ottomana simbolo della città — leggende dicono che se bevi, torni a Sarajevo… a te crederci o no!



  • Tunnel della Speranza (Tunnel of Hope): sotterraneo visitabile, tragicamente significativo, luogo che ha mantenuto aperta la città durante l’assedio, puoi prendere i biglietti QUI.


  • Passeggiate-lente lungo la Miljacka: perfette per riflettere, osservare come la vita scorre tra ponti, murales e residui di guerra.


  • Musei e memoriali: il Museo Nazionale, il Museo della Guerra, l’Olympic Museum, il War Childhood Museum .


Dove mangiare:


  • LAMB HOUSE (sulla strada per andare verso Sarajevo dopo le cascate, nei pressi di Jablanica) l'agnello è spettacolare, d'altronde il nome del ristorante vorrà pur dire qualcosa!

  • BUREGDZINICA BOSNA il Burek più buono di Sarajevo, c'è sempre un po' di fila ma sono molto veloci.



Dove alloggiare:


La seconda notte -e ultima- l'abbiamo passata QUI lo consiglio? ni... Sicuramente è molto economico (abbiamo pagato 23 euro in 2), c'è un comodo parcheggio e si trova appena fuori Sarajevo. Senza infamia e senza lode, mettiamola così! Per passarci una notte, a questo prezzo, va più che bene!



Giorno 3 - Graffiti olimpici


-Pista da bob (Trebević) Dopo il check-out saliamo verso la vecchia pista olimpica, oggi un “sentiero urbano” decorato di graffiti: una galleria d’arte a cielo aperto, dove memoria e creatività si incontrano. Cammini passando tra colori accesi e cemento antico – un’esperienza unica.

Per arrivarci hai due opzioni: con la macchina devi parcheggiare QUI altrimenti puoi prendere la funivia A/R da Sarajevo, il viaggio dura 7 minuti e costa 10 €

Il caffè nell'area ristoro è molto buono, prima di partire per la visita della pista gustati una bella colazione sulla terrazza panoramica!


- Roller coaster- Scendendo dalla montagna, ci fermiamo in un piccolo parco avventura. Dovevamo passare un po' di tempo prima di tornare in aeroporto, quindi decidiamo di lanciarci su questo roller coaster. Se viaggi con dei bambini potrebbe essere un buon posto per passare qualche ora!


-Rientro a casa- Riconsegniamo l’auto e voliamo verso Roma, con il cuore pregno di quei racconti che solo i Balcani sanno regalare.



Questo mini viaggio in Bosnia è stato una sorpresa, non immaginavamo ci fossero dei paesaggi tanto belli. Una delle cose più affascinanti della Bosnia è il suo incredibile mix culturale. Qui in pochi passi puoi passare da una moschea ottomana a una cattedrale cattolica, da un bazar orientale a un palazzo austro-ungarico. È davvero il punto in cui Oriente e Occidente si stringono la mano.


Inoltre è stato un viaggio davvero economico, prima di passare ai piatti tipici e ai consigli extra ti lascio di seguito il riepilogo Budget (noi eravamo in 4, i prezzi sono a persona):


  • Volo A/R Roma–Sarajevo € 33,00

  • Noleggio auto (3 giorni): € 25,00

  • Alloggi: €14,00 + €12,00

  • Cibo: €60,00

  • Benzina €10,00

  • Attrazioni: €25,00

  • Totale per 3 giorni: €180,00

Piatti tipici:

La cucina bosniaca è il riflesso perfetto della storia e delle culture che si intrecciano in questo Paese.

Qui il cibo non è solo nutrimento: è convivialità. Si mangia in porzioni generose, spesso al centro del tavolo da condividere, e i sapori sono intensi ma mai troppo speziati.


-Ćevapi – piccoli spiedini di carne alla griglia, da mangiare caldo con kajmak (ricorda una panna molto densa) e pane.


-Burek / Zeljanica / Sirnica – pasta sfoglia salata ripiena di carne, spinaci o formaggio. Io li ho assaggiati in centro a Sarajevo in uno dei forni più famosi il BUREGDZINICA BOSNA e devo dire che erano squisiti! Mi raccomando: se li provi con la panna acida, assicurati di chiederne poca, di solito abbondano e praticamente il Burek viene sommerso!


-Begova čorba – una zuppa di pollo e verdure a lenta cottura, è cremosa e ti scalda anche l'anima, sicuramente un comfort food.


-Bosanski lonac – stufato a lentissiiiima cottura di carne e verdure in pentola di terracotta. Buonissimo,


-Tufahija – un dolce di mele ripieno di noci cotte, solitamente servito in sciroppo zuccherato... per me un po' troppo!



Extra:

L’itinerario è quasi finito… spero davvero ti sia stato utile per organizzare il tuo mini viaggio on the road in questa magnifica terra! Prima di salutarti, però, voglio lasciarti qualche consiglio extra che secondo me vale sempre la pena tenere a mente:


-Bosnia senza auto: è fattibile?

Girare la Bosnia in auto è la scelta migliore perché ti dà libertà su strade panoramiche e luoghi isolati. Ma… se non puoi o non vuoi noleggiare una macchina, sappi che con i mezzi pubblici è fattibile, ma con qualche limite.


🚌 Autobus : La Bosnia ha una rete di autobus abbastanza capillare tra le città principali (Sarajevo, Mostar, Konjic, Jablanica). Ma le biglietterie spesso non hanno siti aggiornati: conviene comprare i ticket direttamente in stazione.


🚖 Taxi & Minibus locali: Per raggiungere luoghi particolari (Blagaj, cascate di Kravica) devi affidarti a taxi o tour organizzati da Mostar o Sarajevo.


⚠️ Limiti principali: Alcuni posti più “wild” come la cascata di Kravica o i parchi naturali non hanno mezzi diretti. Ti servirà un’escursione organizzata.

Inoltre i collegamenti non sono sempre puntuali e le info online sono scarne. Meglio chiedere sul posto.


👉 QUESTO QUI ad esempio è un valido tour di una giornata che include le cascate, il monastero e Mostar!


-Internet e chiamate:

La Bosnia non fa parte dell’Unione Europea, quindi il roaming gratuito che usiamo in Italia e in UE qui non vale. Se usi la tua SIM italiana senza opzioni aggiuntive, rischi costi molto alti per chiamate e soprattutto per la connessione internet. Io come sempre mi sono affidata ad Airalo e prima di partire ho attivato la mia eSIM, cliccando QUI potrai avere uno sconto sulla tua E-SIM!


-Assicurazione:

Quando viaggi fuori dall’Unione Europea, avere un’assicurazione non è solo consigliato: è fondamentale! In Bosnia, come in altri Paesi balcanici, le cure mediche per i turisti non sono gratuite e basta un piccolo imprevisto per trasformare la vacanza in una spesa enorme.

Per questo io mi affido sempre a Heymondo, con pochi euro al giorno sei coperto per assistenza medica, bagagli e imprevisti.

👉 Con il mio link affiliato hai anche uno sconto dedicato: CLICCA QUI


💡 Consiglio: attiva l’assicurazione già al momento della prenotazione dei voli, così sei coperto anche in caso di cancellazioni o ritardi.


-Lingua:

il bosniaco è complicato, ma in città turistiche l’inglese regge bene.


-Valuta:

BAM (Marco Convertibile), in generale è meglio avere i contanti. Noi abbiamo avuto problemi a prelevare in molti sportelli con il bancomat, per nostra fortuna però avevamo le Revolut, che ci hanno salvato perché stranamente sono state accettate in tutti gli ATM a differenza di nostri bancomat.


-Rispetto per i luoghi di culto:

in Bosnia c’è una forte presenza musulmana, specialmente a Mostar (zona vecchia), a Blagaj (monastero Tekija) e in diverse aree di Sarajevo. Se visiti moschee, monasteri o quartieri molto frequentati da fedeli, indossa un abbigliamento sobrio.



Siamo giunti al termine, questo era il mio itinerario in pillole per 3 giorni in Bosnia Erzegovina! Come sempre ti lascio qui sotto la mappa google con tutte le tappe divise giorno per giorno!


Ciao Vagabondo 💙✨




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